La durezza dell’acqua

1. Introduzione  

Hai letto le analisi della tua acqua e vuoi capire cosa si intende per durezza dell’acqua? Non sai come interpretare il valore di durezza della tua acqua? Vuoi capire che rapporto c’è tra durezza, residuo fisso, calcare? Questo articolo vuole fare chiarezza sull’argomento durezza dell’acqua andando ad approfondire di cosa si tratta e portando alcuni spunti sul tema.

2. Cos’è la durezza dell’acqua?

Capiamo insieme come si misura la durezza dell’acqua e quali sono i parametri in gradi francesi di durezza dell’acqua. Come già detto, la durezza dell’acqua si esprime in gradi Francesi (°f) e rappresenta il contenuto di ioni di Calcio e Magnesio all’interno dell’acqua.

Dunque in base ai gradi di durezza le acque si dividono come segue: 

  • fino a 4 °f: molto dolci
  • da 4 °f a 8 °f: dolci
  • da 8 °f a 12 °f: medio-dure
  • da 12 °f a 18 °f: discretamente dure
  • da 18 °f a 30 °f: dure
  • oltre 30 °f: molto dure

Dal punto di vista legislativo invece i valori consigliati  (decreto legislativo 31/2001) sono: 15-50 °f (il limite inferiore vale per le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o di dissalazione)

3. La mappa della durezza dell’acqua in Italia

4. Che differenza c’è tra durezza e residuo fisso?

Prima di tutto cerchiamo di capire insieme che cos’è il residuo fisso a 180 gradi. Il residuo fisso o contenuto di solidi totali disciolti è ottenuto con l’evaporazione dell’acqua ed il successivo essiccamento a 180°C. Il residuo fisso rappresenta il contenuto di sali minerali nell’acqua ed è molto importante perchè permette di classificare le acque.

La durezza abbiamo visto in precedenza è il contenuto di Calcio e Magnesio dell’acqua ed è quindi soltanto una parte del sali che compongono il residuo fisso.

5.Che rapporto c’è tra durezza e calcare nell’acqua?

Il calcare è causato dalla sedimentazione degli ioni di Calcio e Magnesio. La maggiore o minore quantità di questi ioni è uno degli elementi che determina la propensione del Carbonato di Calcio (calcare) a precipitare ed a creare incrostazioni.

6. L’acqua dura fa male? Il calcare fa male?

L’acqua dura non fa male e il calcare non fa male. In passato esisteva la preoccupazione che il Calcio nell’acqua potesse essere causa di problemi renali, in realtà non è così. Gli studi a disposizione mostrano che non esiste relazione tra durezza dell’acqua e problemi ai reni, al contrario, l’acqua ricca di calcio ha un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare oltre a fare bene alle ossa e a prevenire l’osteoporosi e a svolgere azione protettiva contro alcuni tumori.

7. Abbassare la durezza dell’acqua, ha senso? 

Abbiamo visto che l’acqua dura non rappresenta un problema per la salute, tuttavia un’acqua molto dura può essere in alcuni casi difficile da digerire. 

Inoltre abbiamo appurato che esiste una relazione tra durezza dell’acqua e calcare, il quale è sicuramente un problema per le tubazioni, gli impianti e crea macchie ed incrostazioni sulle superfici metalliche.

In definitiva, con un’ acqua molto dura può avere senso intervenire per abbassarne la durezza, è pur sempre però da considerare che si dovrà rinunciare ad una buona parte del Calcio e del Magnesio.

La proposta di Eivavie®

Eivavie® propone in esclusiva per l’Italia i depuratori Doulton®, leader mondiale nella produzione e distribuzione di filtri in ceramica per la depurazione dell’acqua.

Eivavie® è fermamente convinta che sia importante mantenere i sali minerali minerali Calcio e Magnesio, importantissimi per il nostro corpo.

Nei casi in cui l’acqua è molto dura, è però possibile installare un prefiltro Calcare che abbatte la durezza dell’acqua. Il prefiltro Calcare va abbinato ai filtri ceramici e si può installare nelle unità DUO sopra e sotto il lavello. 

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